Ed io ricordo le battute di Carmelo Bene su Albertazzi, quanto scrisse in Sono apparso alla Madonna riguardo l’attore fiesolano… Eppure c’era rispetto tra i due, si riconoscevano, si potevano confrontare… Carmelo scomparso nel 2002, Albertazzi adesso, a 92 anni, ciò che il Novecento italiano ha saputo offrire al mondo di genialità, di estro, di creatività, insieme ad altri giganti della scena, purtroppo persi per colpa della condizione mortale di cui siamo impastati. A me, paragonati a loro, gli attuali interpreti (forse sono troppo generoso a chiamarli così?) paiono ancora più morti, ed il teatro, l’edificio beninteso, ancora più deserto, con immense ragnatele intrecciate al lampadario (la cosa più bella secondo Baudelaire) e il forno polveroso della platea, dei palchetti, della galleria, della piccionaia…
Albertazzi non mi ha mai entusiasmato, lo ricordo più di trent’anni fa come spettatore di un suo Enrico IV che mi lasciò piuttosto tiepido (d’altronde avevo già intravisto parecchi mostri sacri e il raffronto, secondo il mio punto di vista, risultò sfavorevole all’attore fiesolano). Eppure quella sera, rispetto ad altre recenti sprecate a visionare i guitti attuali, fu una sera. Averne oggi di Albertazzi con le sue “stecche” tanto sbertucciate da Carmelo Bene! Invece questo secolo che si rifiuta di cominciare ci ha offerto degli eterni “attor giovani” pompati da Fabio-Gigi Fazio-Marzullo, web e signorinate varie.
Riposa in pace Giorgio.
