Io sono e mi sento lucchese ma, in realtà sono nato occasionalmente a Lucca, in via S. Croce 69. Dato che mio nonno materno che abitava a Lucca, voleva che i figlioli delle sue figlie nascessero in casa sua, come era la diffusa usanza di quei tempi. Io credo che, se non per cause straordinarie, a Lucca in quel periodo, come in tutta Italia del resto, fossero rari i casi in cui il parto avveniva in clinica.
Da noi c’era questa abitudine tanto che credo, in casa di mio nonno siano nati circa quindici nipoti. Sono nato a Lucca, quindi, ma i miei abitavano in quel momento a Livorno. Mia madre infatti tornò a Livorno quando io ero ancora piccolissimo. (…)
Tanto mia madre che mio padre erano insegnanti e in quella città avevano la cattedra. A Livorno ho passato buona parte della mia infanzia. Probabilmente là sarei rimasto se la nostra casa non fosse stata distrutta dai bombardamenti. Allora ci trasferimmo nuovamente a Lucca dove ho vissuto poi sino ad oggi. Dapprima venimmo ospitati in casa di mio nonno; poi trovammo un’altra abitazione nella via Fillungo dove rimanemmo per diversi anni.
Mario Rocchi, Sì, no, forse, a colloquio con Antonio Possenti, Maria Pacini Fazzi Editore, Lucca, 2004, pag. 31.
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